L'operazione è destinata a completarsi ad inizio ottobre 2017, mese a partire dal quale i management team di entrambe le aziende potranno iniziare il processo che porterà alla costituzione di un'unica, nuova realtà.
La nuova società, che opererà sotto il brand Awin, avrà diversi azionisti; il colosso editoriale, leader in Europa, Axel Springer possiederà l'80% e l'internet service provider tedesco United Internet controllerà il restante 20%.
La fusione creerà un unico network globale, combinando le risorse e l'identità di due dei leader dell'affiliate marketing nel continente, ottimizzando i processi allo scopo di fornire un servizio senza rivali, sofisticata tecnologia e una più estesa reach internazionale per tutti i suoi partner.
Mark Walters, CEO di Awin: "Non vediamo l'ora di conoscere i nostri nuovi colleghi e infatti presto inizieremo un tour degli uffici di affilinet. Abbiamo davanti a noi un piano di crescita sfidante ed emozionante, vogliamo che quello che nascerà dalla nostra unione sia il network del futuro."
Christian Wurst, CEO affilinet: "E' fantastico poter iniziare questa collaborazione con i nostri nuovi colleghi di Awin così velocemente. E' un'opportunità davvero unica e non vediamo l'ora di iniziare a scambiarci idee per innovare ulteriormente il nostro settore."
Qualsiasi eventuale cambiamento che toccherà i partner di Awin sarà comunicato con largo anticipo. Dopo numerose fusioni e acquisizioni di successo, il management team di Awin punta a minimizzare qualsiasi tipo di impatto sui suoi partner, massimizzando i benefici derivanti da una proposta commerciale unificata.
Chi siamo
Parte del gruppo Axel Springer, Awin è il network internazionale leader nel settore dell’affiliazione. Con 15 sedi in tutto il mondo, 900 dipendenti, 100.000 publisher attivi e 6.000 advertiser, Awin mette in relazione consumatori e brand, in oltre 180 paesi del mondo. Operando trasversalmente in settori quali retail, telecomunicazioni, travel e finance, Awin nell'ultimo anno fiscale ha generato €6.2 miliardi di revenue per i suoi advertiser e €377 milioni per i suoi publisher